mercoledì 21 gennaio 2009
Silenzio
Siamo lupi,
rispetto ai cani siamo pochi,
al crepitio dei fucili
il tempo ci ha decimati
come in un'esecuzione
silenziosamente, siamo caduti a terra,
ma siamo sopravvissuti,
anche se ci han messo la bando.
Siamo lupi.
Siamo in pochi.
Non è rimasto quasi più nessuno.
Lupi e cani, siamo figli della stessa madre,
ma noi non ci siamo mai arresi.
Voi avete in sorte una ciotola piena di avanzi,
noi la fame su un suolo gelato.
E nevicate,
e sentieri sotto un placido cielo stellato.
Nel gelo di gennaio,
mentre voi siete accolti in casa,
noi siamo circondati dalle tenebre.
Voi sbirciate da una fessura nella porta,
noi lottiamo nella foresta.
Anche voi, un tempo, foste lupi,
ma avete smarrito il coraggio per la strada.
Eravate grigi,
e arditi,
ma vi siete cibati degli avanzi,
che vi hanno resi schiavi.
Vi prostrate servili e fate moine
per una crosta di pane,
ma il collare e il guinzaglio
sono il prezzo da pagare, e ben vi sta!
Tremate pure nelle vostre gabbie
Mentre noi usciamo a caccia!
Perchè sapete, che più di qualunque orso,
noi lupi,
odiamo i cani.
Poesia Cecena di epoca sovietica, tratta dal libro "Il bambino dal cuore di lupo" di A. Seierstad, ed. Rizzoli, che, come ha fatto in precedenza l'amica Leena anch'io vi consiglio. Oggi ha un post un po'particolare, da Leena Lander.
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5 commenti:
Bellissimo pensiero quello di pubblicare questa poesia... Ti è rimasta impressa, e come non potrebbe. Ieri è stato un giorno nero per la Cecenia e per tutti coloro che portano avanti le battaglie per i diritti umani. Due in un sol colpo ne hanno fatti fuori, un avvocato e una giornalista. Normale amministrazione, se non sei allineato sei out! Grazie Fo...;)
!questo voleva essere, infatti!
commovente
Forte anche. :)
Potresti, per favore, citare il nome del traduttore, oltre a quello della casa editrice?
In genere è buona prassi...
(Traduzione di Anna Airoldi)
Grazie.
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