Il buddismo, come l’induismo da cui nasce, presuppone un numero infinito di mondi, tutti di struttura identica.
Affermare che l’universo è limitato è un’eresia, lo è anche affermare che è illimitato, ma è del pari un’eresia affermare che non è l’una cosa né l’altra.
Questo triplice anatema obbedisce forse al desiderio di scoraggiare le speculazioni inutili, che ci distolgono dall’urgente problema della nostra salvezza.
lunedì 19 gennaio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Io speriamo che me la cavo anche nel salvare la mia anima...;). Comunque sia non mi disturba pensare ad un numero infinito di mondi paralleli, l'importante è concentrarsi su questo di mondo che aimè è tutto furchè perfetto. Anastasia
Io non posso credere e pensare che tutto sia circoscritto solo al nostro pianeta.Ci deve essere qualcos'altro,in questo universo di cui,cmq,nessuno sa tracciare la fine ne l'inizio.
Un sorriso.Antonia.
http://lightdew.blogspot.com/
xLight :)
xAntonia: spero anch'io che non sia davvero tutto qui... Comunque le antiche religioni orientali avevano degli spunti davvero diversi dai nostri (lo scopro io ora, ok!...) ad esempio gli indiano dividevano lo spazio in 6 parti: nord, sud, est, ovest, alto e basso, ed anche noi, poi abbiamo capito che la terra non era esattamente rotonda... magari col tempo ammetteremo altre possibilità in modo "ufficiale"! :)
leggasi "terra piatta"... :(
xAnastasia: sì, non so esattamente dove abiti la perfezione, ma non "qui", in questo mando! (tranne forse sui Blog di Libero...!) _ ;)
Per lightdew.... :)))))
Posta un commento