Penso a quella storiella in cui un re chiese ad un saggio di rivolgergli il miglior augurio possibile, e questi dopo un attimo disse:
"muoiono i nonni, muoiono i padri, muoiono i figli".
Il re si arrabbiò moltissimo, e lo fece imprigionare. Poi ci ripensò, e capì che è l'ordine delle cose, e che per un genitore non dover assistere al funerale del figlio è una gran cosa.
In questi giorni è morta mia nonna, la Luisa di cui scrissi a gennaio.
giovedì 5 febbraio 2009
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10 commenti:
Mi spiace.E non saprei esattamente cos'altro aggiungere.E' uno di quei casi in cui le parole possono rivelarsi fonte di equivoco e superficialità.Ti abbraccio.Anche se da lontano.
Un sorriso.Antonia.
Anche se le parole non valgono quanto i gesti. Mi dispiace.
Marco.
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Grazie, a tutti! iGDF
mi dispiace per la nonna..ma tu dove sei?..dew
Tutto bene?
In ritardo perchè ti ho scoperto solo ora, ma ti dico mi dspiace e ti lascio qui un semplice ma affettuoso sorriso:-)
Ps. davvero carina la storiella!
mi dispiace per nonna Luisa, un abbraccio:)
Alla fine come dire... la vita mi ha catturato! Ho scoperto che (seppure a malincuore...) se "vi trascuro" (ma ripeto, non è il mio obiettivo...) studio meglio e ingrasso meno... teniamo presente che ho una famiglia... spiace, ma c'è una sovradeterminazione, una concorrenza di più fattori che fa sì che al momento io dedichi le mie attenzioni ad altro... vedremo per il futuro! Un saluto a tutte/i!
Ti abbraccio e ti auguro molte cose belle.
Mi dispiace molto che tu te ne vada, ma ... c'est la vie.
Ciao,
Lara
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